Ricercato, antico e misterioso, vediamo come preparare il cocktail dai sapori forti: il Sazerac. I suoi ingredienti sono particolari, dalle note erbacee, speziate e avvolgenti: Cognac, Peychaud’s e Assenzio. Quest’ultimo è uno dei distillati più ‘magici’. Chiamato anche ‘Fata Verde’ per il suo colore smeraldo e dalle sfumature caratteristiche, l’Assenzio è ricavato dalla distillazione di foglie e fiori di Artemisia, di anice e finocchio. Attenzione però a prenderlo sottogamba: ha una gradazione alcolica che va dai 45 ai 75 gradi. Il Sazerac è uno dei cocktail più antichi della storia. Le sue origini risalgono alla prima metà del 1800 nelle vie della città del Jazz: la ridente New Orleans. Ma vediamo come preparare il misterioso Sazerac con la ricetta originale.
Ingredienti per 1 persone
- Cognac o Bourbon Whiskey: 50 ml
- Assenzio: 10 ml
- Zucchero: una zolletta
- Peychaud’s bitter: 2 gocce
- Ghiaccio a cubetti
- Preparazione: 5 minuti
- Cottura:
- Totale: 5 minuti
- Calorie: 144 Kcal/cocktail
Preparazione
I passaggi per la preparazione del Sazerac non sono pochi e bisogna fare attenzione alle dosi, soprattutto dell’Assenzio. Preparatelo utilizzando un bicchiere alto e capiente che vi aiuta a mescolare gli ingredienti. Ecco come preparare il suggestivo cocktail dai sapori misteriosi e unici.
Nel bicchiere Old Fashioned inserire qualche cubetto di ghiaccio per far raffreddare il vetro
Quando il bicchiere è ben freddo, versare l’Assenzio e roteare il bicchiere in modo che il distillato ricopra tutte le pareti
Imbevere la zolletta di zucchero con il Peychaud’s bitter e inserirla in un altro bicchiere più alto e capiente, che servirà per mescolare gli ingredienti
Nello stesso bicchiere, versare qualche goccia d’acqua sulla zolletta imbevuta e con il pestello maneggiare per far disciogliere lo zucchero
Inserire il ghiaccio e poi versare il Cognac
Togliere il ghiaccio dal bicchiere tumbler basso lasciandovi solo l’assenzio sulle pareti
Versare, filtrandolo, il composto di zucchero, Peychaud’s e Cognac all’interno del tumbler aiutandosi con lo strainer, o con un colino, per evitare che il ghiaccio cada nel bicchiere
Guarnire il cocktail con una scorzetta di limone e servire
Accessori
- Un bicchiere tumbler basso di tipo ‘old-fashioned’
- Un bicchiere alto e capiente, chiamato ‘mixing glass’, che serve per mescolare gli ingredienti prima di versarli nel tumbler
- Un pestello
- Uno strainer o, in alternativa, un colino
- Un Jigger, per dosare meglio gli ingredienti
Consigli e suggerimenti
- L’Assenzio è uno dei distillati più forti: va dai 45 ai 75 gradi di alcolicità. È essenziale che nel bicchiere ce ne sia solo un sottile strato a bagnare le pareti. In questo modo il cocktail risulta più equilibrato e non troppo forte.
- Il Paychaud’s è un amaro concentrato di sapori speziati molto simile all’Angostura. Nel caso in cui non ne disponete, potete inserire l’Angostura aggiungendovi una goccia di liquore di ciliegie e una goccia di liquore all’anice.
- Vista la gradazione alcolica elevata, si consiglia di berlo come after dinner piuttosto che come aperitivo. Meglio assaporarlo con la pancia piena!
Storia
La patria natia del Sazerac è la città della Louisiana patria del jazz, in cui gli abitanti hanno storicamente un atteggiamento disinvolto e rilassato alla vita: New Orleans. Nota anche come The Big Easy, New Orleans a metà del 1800 era il crocevia dei commerci di alcolici (in particolare di Whiskey) e quindi luogo in cui esisteva una cultura del bere importante.
A proposito della nascita del Sazerac, la leggenda racconta che furono due uomini, nella prima metà dell’800, a ideare questo cocktail: Taylor e Bird. Il primo un importatore di bevande, tra le quali il Cognac Sazerac-de-Forge et Fils; il secondo il proprietario del locale Sazerac Coffee House di New Orleans. Secondo questa versione popolare, Bird iniziò a servire il cocktail Sazerac con il cognac fornito da Taylor e con un bitter particolare prodotto da un farmacista della zona: Peychaud. Quest’ultimo si dice fosse un talentuoso inventore di bitter aromatici curativi e rivitalizzanti.
Fu a fine ‘800 che la terribile malattia delle viti Filossera rese più difficile la produzione e il commercio di Cognac. Per ovviare a questo problema, il Sazerac iniziò ad essere servito con il Whiskey. Per questo motivo, ad oggi esiste sia la versione con Cognac che quella con Whiskey. In quello stesso periodo, al Sazerac venne aggiunto anche l’Assenzio, arrivando a definire il cocktail che noi tutti oggi conosciamo.
Questo drink è tra i più celebri e particolari nel mondo e il cocktail per eccellenza a New Orleans. Basti pensare che nello storico Sazerac Bar, ogni anno vengono serviti agli avventori ben 40.000 Sazerac.
Conclusione
Non ci resta che mettere mano alla ricetta e preparare un delizioso Sazerac dai sapori ricercati. Molto meglio se, seduti in poltrona, lo sorseggiamo accompagnati da un sottofondo musicale Jazz per volare con la mente nei locali antichi di New Orleans.
Cercate altri cocktail particolari e serviti nel tipico bicchiere Old Fashioned? Provate il Godmother e il Godfather.