La cacciagione spesso spaventa i cuochi inesperti, perché è considerata difficile da trattare. Certo, è una carne particolare, ma con i giusti accorgimenti possiamo trasformarla in piatti gustosi, versatili e graditi a tutta la famiglia. Il cinghiale in particolare, è saporito, magro e tenero. Ideale per un bel ragù di cinghiale o per uno spezzatino. Tradizionalmente, il cinghiale viene marinato nel vino per una notte prima della cottura, ma nel mio paese dell’entroterra ligure esiste una diversa tradizione, che prevede la marinatura nel latte. Vi posso assicurare che in questo modo qualsiasi sentore di selvatico fastidioso sparirà e la carne sarà tenerissima. Proviamo!
Ingredienti per 4 persone
- Latte: 500 ml
- Carne di cinghiale: 500 g
- Cipolla: 1/2
- Sedano: 1 gambo
- Carota: 1
- Alloro: 1 foglia
- Bacche di ginepro: 3
- Olio evo: q.b.
- Vino rosso: 1 bicchiere
- Sale: q.b.
- Pepe: q.b.
- Passata di pomodoro: 300 g
- Preparazione: 30 minuti
- Calorie: 248 kcal/100 g
Preparazione
La sera prima, mettete la carne di cinghiale a pezzi in una ciotola e copritela con il latte. Coprite poi la ciotola con la pellicola e riponete il tutto in frigo.
Il giorno dopo, scolate la carne dalla marinatura, buttando via il latte.
Asciugatela con carta da cucina e tritatela grossolanamente, a coltello o con il mixer.
Preparate un trito di cipolla, sedano e carota, oppure usate il soffritto pronto surgelato, e fate soffriggere in una casseruola capiente con tre cucchiai d’olio.
Aggiungete la carne trita, qualche bacca di ginepro e una foglia d’alloro e fate rosolare bene per una decina di minuti. Aggiustate di sale e pepe.
Bagnate la carne con il vino rosso e fate sfumare.
Aggiungete la salsa di pomodoro; appena avrò preso a sobbollire, abbassate la fiamma, coprite con un coperchio e lasciate cuocere per due ore, mescolando di tanto in tanto.
Appena sarà pronto, usate il ragù per condire pasta fresca come tagliatelle o pappardelle, o provatelo come accompagnamento ad una buona polenta.