Grande classico della cucina italiana, la Pasta all’amatriciana, è un piatto che non stanca mai e mette d’accordo tutti. Come accade per molti piatti tradizionali, a fronte di una preparazione semplice e veloce, si crea un piatto ricco e goloso. E dalla semplicità della vita contadina di Amatrice, nel Lazio, è nata questa ricetta che è entrata nella tradizione gastronomica romana e italiana. La Pasta all’amatriciana è tra le più sfiziose e saporite, ma anche tra le più dibattute (come la Carbonara): si usa l’aglio o la cipolla? Pancetta o guanciale? Amatriciana con bucatini o spaghetti? Ogni famiglia ha la propria versione originale che custodisce con orgoglio. Ecco la nostra: gli spaghetti all’amatriciana con il guanciale.
Ingredienti per 4 persone
- Spaghetti: 350 g
- Olio Extravergine di Oliva: q.b
- Guanciale a dadini: 100 g
- Pomodori pelati: 400 g
- Cipolla: 1/2
- Sale: q.b
- Pepe: q.b
- Pecorino romano rattugiato: q.b.
- Preparazione: 15 minuti
- Cottura: 15 minuti
- Totale: 30 minuti
- Calorie: 435 kcal/100 g
Preparazione
Mettere l’olio in una padella e farvi appassire la cipolla tagliata molto sottile.
Aggiungere la pancetta e farla rosolare fin quando non perde il colore rossastro.
Unite la salsa, condite con sale e pepe e lasciate cuocere il sugo con il coperchio mescolando di tanto in tanto. Nel frattempo mettete a bollire l’acqua e portate a cottura la pasta.
Quando la pasta è al dente scolarla e trasferirla nella padella col sugo. Saltatela per qualche minuto e aggiungete del peperoncino rosso. Servite aggiungendo pecorino (romano) grattugiato.
Accessori
- Una pentola
- Una padella
- Uno scolapasta
- Un tagliere
- Un coltello affilato
Consigli e suggerimenti
- Questa è la nostra versione della Pasta all’amatriciana. In realtà esistono diverse varianti che la rendono comunque buonissima e saporita, ma con schieramenti in fatto di preferenze. La ricetta originaria prevedeva l’uso degli spaghetti, spesso sostituiti (soprattutto a Roma) dai bucatini, e del guanciale, anch’esso sostituito in molti casi dalla pancetta. C’è inoltre chi sostituisce la cipolla con l’aglio, e chi non sfuma con il vino bianco, ma con l’acqua. Trovate la versione che più incontra i vostri gusti!
- Attenzione nella salatura del vostro sugo all’amatriciana: il guanciale e il pecorino donano già una buona dose di sapidità al piatto. Assaggiate sempre prima di salare ulteriormente.
- Noi abbiamo aggiunto il peperoncino, ma potete ometterlo se non amate il retrogusto piccante che conferisce.
- Potete sostituire i pomodori pelati con la passata di pomodoro oppure con il pomodoro a pezzetti.
- Se amate sentire il guanciale più croccante, potete rosolarlo prima a parte e tenerne una certa quantità fuori dal sugo per aggiungerla solo una volta impiattata la pasta.
Conservazione
Conservare la Pasta all’amatriciana chiusa in un contenitore ermetico e consumarla entro 1 giorno al massimo. Sconsigliamo la congelazione.
Storia
Nata ad Amatrice, comune dal quale prende il nome, ma diventata tradizionale soprattutto di Roma, la Pasta all’amatriciana ha una storia ancora oggi dibattuta. Tra le versioni più accreditate, sembrerebbe che questo piatto derivi dalla Pasta alla Gricia che era tipica ad Amatrice. I pastori della zona, durante la transumanza, si spostavano verso Roma e le zone limitrofe, portando con sé anche questo piatto. Già dalla fine del ‘700 questa ricetta è stata unita ai pomodori coltivati dai vicini napoletani, dando vita all’amatriciana.
Ben presto è diventata uno dei piatti tipici romani, probabilmente a causa di due fattori: innanzitutto, Amatrice, prima appartenente alla regione Abruzzo, dal 1927 è passata ad essere un comune laziale; inoltre, negli anni numerosi ristoratori di Amatrice si sono spostati a Roma e dintorni portando con sé questo piatto tradizionale. Oggi famosissima e consumata in tutta Italia, la Pasta all’amatriciana ha ottenuto anche il riconoscimento di Specialità tradizionale garantita da parte dell’Unione europea, nel 2020.
Curiosità
In occasione del terribile terremoto che, nell’agosto del 2016, rase al suolo Amatrice e altri comuni limitrofi, molti ristoranti diedero vita a un’iniziativa davvero lodevole. Per aiutare nella ricostruzione dei paesi colpiti dalla catastrofe, numerosi ristoratori romani e non solo si sono uniti in un’iniziativa di solidarietà passando per la tavola. Per ogni piatto di Pasta all’amatriciana servito ai clienti, hanno devoluto una quota in beneficienza ai fondi istituiti per aiutare i territorio. Un grande esempio di vicinanza e umanità.