Il panpepato, detto anche pampepato, รจ un dolce tipico italiano delle festivitร natalizie diffuso ormai in tutto il mondo, ma preparato e consumato soprattutto a Terni e a Ferrara. Ogni famiglia ha la sua ricetta con diverse varianti, ma la preparazione tradizionale di base รจ con mandorle, noci, nocciole e pinoli, cioccolato, frutta candita e uvetta. In alcune varianti provinciali troviamo anche i fichi secchi o il mosto cotto. Il panpepato puรฒ essere un bellissimo e delizioso pensierino per Natale: potete preparare dei panpepati in versione un poโ piรน piccola, avvolgerli in carta acetata per dolci e regalarli ad amici e parenti. Il panpepato si caratterizza per quel gusto dolce e speziato, dalla punta pepata che esalta il sapore del miele e dei canditi.
Ingredienti per 4 panetti di panpepato
- Noci: 100 g
- Mandorle: 100 g
- Nocciole: 100 g
- Uvetta: 100 g
- Scorza d'arancia: 100 g
- Cedro: 50 g
- Miele: 150 ml
- Cioccolato fondente: 150 g
- Farina: 60 g
- Cacao: 60 g
- Pepe nero: 1/2 cucchiaino
- Cannella: 1/2 cucchiaino
- Noce moscata: 1 pizzico
- Preparazione: 4 ore
- Cottura: 20 minuti
- Totale: 4 ore, 20 minuti
- Calorie: 135 Kcal / 30 g
PREPARAZIONE
Tostate la frutta secca in forno statico preriscaldato per 10 minuti a 180ยฐ. Appena pronta sfornate e lasciatela raffreddare. Nel frattempo, tagliate a dadini la frutta candita.
Tritate il cioccolato e versatelo in un pentolino assieme allo zucchero e al caffรจ.
Portate sul fuoco a fiamma bassa e fate sciogliere cioccolato e zucchero, mescolando continuamente.
Tagliate grossolanamente la frutta secca tostata e versatela in una ciotola, aggiungendo miele, frutta candita e uvetta.
Unite farina, cacao, spezie e la crema di cioccolato con zucchero e caffรจ precedentemente preparata.
Amalgamate con le mani fino a ottenere un composto omogeneo.
Formate 4 panetti e sistemateli in una teglia rivestita di carta forno. Lasciate riposare almeno 3 ore allโaria, poi infornate a 180ยฐ in forno statico per 20 minuti.
Sfornate e lasciate raffreddare per almeno 6 ore.
Consigli e suggerimenti
Il panpepato si conserva avvolto da un foglio di carta alluminio, in un luogo fresco e buio, fino a 4 mesi.
Potete dare un tocco ancora piรน goloso al vostro panpepato ricoprendolo di cioccolato fondente fuso, oppure spolverizzandolo con zucchero a velo.
Potete variare la qualitร di frutta secca allโinterno: noi vi consigliamo di aggiungere pistacchi oppure noci pecan, le tipiche noci australiane, molto saporite e sfiziose.
Volete provare una versione diversa ma ugualmente deliziosa di un dolce natalizio a base di frutta secca e cioccolato? Provate la nostra ricetta del pangiallo!
Storia
Le origini del panpepato sono contese tra diverse cittร . Le prime fonti scritte attestanti il panpepato, perรฒ, risalgono al 1205, in un resoconto delle attivitร quotidiane delle monache di Montecelso, a Fontebecci in provincia di Siena, che ricevevano un particolare tipo di pane lavorato con pepe e miele. Anche a Venezia risultano degli annali con citazioni del โpan pepalโ giร da fine Duecento. Ancora la cittร di Terni e quella di Ferrara si contendono lโorigine di questo dolce; in particolare, la cittร di Ferrara fa risalire la nascita del panpepato al convento del Corpus Domini della cittร giร dallโXI secolo. Il termine โpepatoโ non รจ strettamente correlato al pepe: si riferisce principalmente allโinsieme delle spezie, che regalano al dolce quel sapore un poโ piccantino e caratteristico. Visto il costo delle spezie, era dโuso soprattutto negli ambienti piรน ricchi e nei monasteri, e si diffuse solo in un secondo momento anche tra i meno abbienti.