Avete voglia di portare in tavola il sapore autentico delle Marche? Lasciate perdere i soliti lievitati. La crescia al formaggio è uno di quei tesori della tradizione pasquale che non può mancare sulla tavola: gonfia come una nuvola, con un profumo di formaggio che ti fa venire l’acquolina già dal forno. Vi è mai capitato di entrare in una casa marchigiana durante la Pasqua? Ecco, quel profumo che sentite è proprio questo. La preparo come mi ha insegnato una signora di Urbino: tante uova fresche nell’impasto, pecorino stagionato (non lesinate sul formaggio, mi raccomando!) e una bella manciata di pepe nero. Quando la crescia cuoce, il formaggio si scioglie dentro l’impasto e succede la magia – ogni fetta è un pezzo di paradiso. La trovate su tutte le tavole pasquali marchigiane: accompagna la colazione del giorno di festa, arricchisce il pranzo di Pasqua o diventa la merenda più golosa. Provatela con il salame pasquale, come vuole la tradizione, o semplicemente così, ancora tiepida di forno. Da quando ho imparato a farla, amici e parenti me la chiedono sempre – è diventata il mio regalo di Pasqua preferito.
Ingredienti per Per uno stampo da 22 cm
- Farina 0: 700 g
- Uova: 4
- Strutto: 90 g
- Pecorino stagionato: 140 g
- Parmigiano Reggiano: 70 g
- Emmenthal svizzero: 50 g
- Acqua: 220 ml
- Lievito di birra secco: 5 g
- Sale: un pizzico
- Pepe nero: q. b.
- Tuorlo: 1
- Preparazione: 6 ore, 40 minuti
- Cottura: 1 ora
- Totale: 7 ore, 40 minuti
- Calorie: 280 Kcal/porzione
Preparazione
In una capiente ciotola - va benissimo quella dell’impastatrice - versa la farina precedentemente setacciata e aggiungi il lievito.

Sguscia le uova in una ciotolina e aggiungile alla farina; aggiungi anche l’acqua che deve essere a temperatura ambiente.

Amalgama il tutto con una forchetta.

A questo punto unisci 70 g di strutto (i 20 rimanenti ti serviranno per ungere lo stampo), i formaggi, un pizzico di sale e il pepe, secondo il tuo gusto.

Impasta il tutto fino a quando avrai formato delle grosse briciole. Puoi farlo con le mani oppure utilizzando il gancio K della planetaria.

Infarina leggermente la spianatoia e trasferisci il composto che sarà ancora molto sbriciolato; lavoralo con energia fino a quando non otterrai un impasto liscio e omogeneo. Anche questa operazione può essere fatta interamente utilizzando la planetaria.

Adesso forma un bel panetto, trasferiscilo in una ciotola e coprilo con della pellicola; lascialo riposare a temperatura ambiente per circa un’ora.

Trascorso il tempo di riposo, riprendi il panetto e trasferiscilo sul piano di lavoro. Appiattiscilo con il palmo della mano ad uno spessore di circa 2 cm; dovrai ottenere una sorta di quadrato.

A questo punto prendi il primo lembo di pasta e tiralo verso il centro; prosegui allo stesso modo con il secondo e poi con il terzo in modo da formare un panetto.

Capovolgilo e arrotondalo con le mani per dare all’impasto la forma di una bella palla

Ungi uno stampo da 22 cm con lo strutto rimasto e trasferisci il panetto al suo interno.

Taglia l’emmenthal in 5 dadi e inseriscili nel panetto, equamente distanziati tra di loro.

Metti lo stampo a lievitare in un luogo lontano dalle correnti d’aria, a circa 24°; puoi metterlo all’interno del forno spento, lasciando la luce accesa. Attendi che l’impasto arrivi fino a circa un cm dal bordo; occorreranno circa 5/6 ore di lievitazione.
A lievitazione avvenuta metti il tuorlo in una ciotolina; sbattilo leggermente e spennella tutta la superficie della crescia.

Cuoci la crescia in forno statico preriscaldato a 180° per circa 1 ora; una volta pronta, togli lo stampo dal forno e lasciala raffreddare completamente prima di toglierla dallo stampo.
