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L’aspic è un classico antipasto freddo composto dagelatina, carne o pesce, verdure, uova e una parte di carboidrati, solitamente riso. Preparato principalmente nel Nord Italia, è particolarmente scenografico grazie alla costruzione a strati degli ingredienti, tutti molto colorati, e alla gelatina che li racchiude dando loro una forma precisa e sfiziosa. Molto utile per utilizzare avanzi di carne e verdure, si consuma tipicamente in estate come piatto molto fresco e sfizioso. Noi di Burrofuso vi proponiamo una ricetta con carne di pollo, uova, riso e verdure tipicamente invernali, con una gelatina composta da un leggerissimo brodo vegetale. L’aspic è una ricetta molto semplice da preparare: serve solo un po’ di attenzione nel creare la gelatina, che dovrà essere trasparente e cristallina. Un piatto che si presta a molti usi, ideale per chi vuole mantenersi leggero senza, però, rinunciare al gusto!

Ingredienti per 10 persone

  • Petto di pollo: 300 g
  • Carote: 2
  • Piselli in scatola: 300 g
  • Riso per insalate: 250 g
  • Gelatina in fogli: 12 g
  • Uova: 1
  • Cavolfiore: 1 piccolo
  • Brodo vegetale: 800 ml
  • Sale grosso: 3 cucchiaini
  • Totale: 40 minuti
  • Calorie: 267 Kcal/100 g

Preparazione

1

In una pentola capiente portate a bollore dell’acqua con un cucchiaino di sale grosso. Aggiungete il petto di pollo e lasciatelo cuocere a fuoco medio per 8 minuti, poi scolatelo e lasciatelo raffreddare.

2

Cuocete l’uovo sodo, ponendolo in un pentolino pieno di acqua fredda e lasciandolo cuocere per 8 minuti dall’inizio dell’ebollizione. Lasciatelo poi raffreddare e sgusciatelo delicatamente, facendo attenzione a non romperlo.

3

Riempite una pentola d’acqua e portatela sul fuoco, aggiungendo un cucchiaino di sale. Appena inizierà a bollire versate il riso e lasciatelo cuocere per 12 minuti a fuoco medio, mescolando di tanto in tanto. Quando sarà cotto scolatelo, sciacquatelo velocemente con acqua fredda e lasciatelo raffreddare.

4

Riempite nuovamente la pentola d’acqua e portate sul fuoco. Pelate le carote e spuntatele, poi fatele bollire per circa 10 minuti.

5

Pulite attentamente il cavolfiore, lavandolo ed eliminando le foglie. Dividetelo in quattro parti e staccate le singole cimette. Fatelo bollire per circa 10 minuti in acqua, con un cucchiaino di sale grosso.

6

Riempite una ciotolina con dell’acqua fredda e lasciate in ammollo la gelatina (o colla di pesce) per 10 minuti. Nel frattempo, tagliate l’uovo prima a rondelle, poi a spicchi.

7

Tagliate il pollo a pezzetti e le carote a rondelle.

8

Scaldate leggermente il brodo, aggiungendo la colla di pesce e fatela sciogliere completamente. Versate una parte del brodo sul fondo, decorando poi con gli spicchi di uovo sodo disposti a girandola attorno a una rondella di carota.

9

Coprite con metà del riso formando uno strato, poi formate il secondo strato con il pollo.

10

Bagnate con abbondante brodo e aggiungete i piselli scolati.

11

Realizzate un ulteriore strato con il restante riso e il cavolfiore bollito.

12

Irrorate nuovamente tutto con il brodo, terminate con le rondelle di carote e coprite con tutto il brodo rimasto.

13

Mettete a riposare l’aspic per almeno 8 ore in frigorifero, per far rassodare la gelatina. Appena sarà ben soda ponete sopra l’insalatiera un piatto da portata e capovolgete il tutto. Servite subito.

Consigli e suggerimenti

Potete variare a vostro piacimento gli ingredienti dell’aspic, utilizzando, per esempio, carne di manzo o pesce come tonno e salmone in scatola, altre verdure, mais, olive.

Una volta capovolta la ciotola l’aspic dovrebbe uscire subito con facilità. Se così non fosse, non preoccupatevi: lasciate rassodare altri 30 minuti in frigorifero, poi immergete la ciotola per qualche secondo in acqua tiepida e riprovate l’operazione.

Conservazione

L’aspic con pollo, riso e verdure può essere conservato in frigorifero per 2 giorni al massimo, preferibilmente all’interno di un porta torte a chiusura ermetica.

Storia

L’aspic fu inventato durante l’Ottocento dallo chef personale di Napoleone, Marie-Antoine Carême. Il nome “aspic” deriva infatti dal francese e significa “aspide”, probabilmente un richiamo alle antiche formine per la gelatina che avevano la forma di un serpente arrotolato su se stesso. L’aspic è diventato un piatto particolarmente di moda durante gli anni Ottanta e veniva servito sia salato, sia dolce con diverse varietà di frutta.

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