Se anche voi come me amate girovagare su Pinterest, vi sarà capitato di vedere le foto della One Pot Pasta. I più curiosi di voi avranno approfondito l’argomento, i più tradizionalisti invece saranno passati oltre. Noi italiani infatti siamo alquanto restii ad apportare modifiche al nostro modo di cuocere la pasta. In fin dei conti, chi meglio di noi può sapere come si prepara?
Sì sa però che gli americani hanno un sacco di fantasia e amano stravolgere le nostre amatissime ricette. Certe volte escono piatti assurdi, altre invece idee originali che in fondo non sono poi così male.
One pot pasta indica, letteralmente, l’atto di preparare la pasta, con il suo condimento, in un’unica pentola. Un po’ come se fosse un risotto per rendere l’idea. Di fatto, anche se sono gli americani ad essersi assunti la paternità di questa idea, il concetto di cuocere tutti gli ingredienti insieme era già utilizzato nella cucina delle barche per limitare il numero di stoviglie da lavare.
Non solo, però. Anche dei classici della nostra tradizione, come pasta e patate e pasta e fagioli, ricalcano l’idea del one pot pasta. La differenza è che quando vediamo profanati i nostri spaghetti ci piange il cuore. Tuttavia è un metodo di cottura che si fonda su giusti principi. Cuocere insieme pasta e condimento, grazie all’amido rilasciato in cottura, permette di ottenere un sugo cremoso con i sapori ben amalgamati. La pasta risulterà al dente e saporita e sarete soddisfatti del risultato.
One Pot Pasta: una ricetta semplice da provare
Come primo tentativo, vi consiglio di provare i classici Spaghetti al pomodoro. La preparazione è piuttosto semplice, vediamola.
In una pentola dai bordi alti, meglio se anche con il fondo spesso, mettete 200 g di spaghetti, 240 g di pomodorini tagliati a metà, un ciuffo di basilico, uno spicchio di aglio intero, un cucchiaino di sale grosso, pepe, 2 cucchiai di olio e 550 ml di acqua. Coprite e portate a bollore. Rimuovete quindi il coperchio e continuate la cottura per altri 10 minuti, mescolando spesso. La pasta sarà pronta quando tutta l’acqua si sarà assorbita. Se necessario, potete prolungare la cottura aggiungendo altra acqua bollente.
Servitela con una generosa spolverate di grana e qualche foglia di basilico fresco a piacere.
One Pot Pasta: il trucco per la perfetta riuscita
Con un po’ di pratica diventerete dei grandissimi esperti. Ciò che vi occorre sapere prima di iniziare è che la proporzione tra pasta e acqua è di 1:3. Vale a dire che per 200 g di pasta occorreranno 600 g di acqua. Queste proporzioni possono variare leggermente a seconda del condimento utilizzato. I pomodorini, per esempio, contenendo acqua, ci permettono di ridurre la dose di liquidi.
A ogni modo c’è un rimedio a tutto. Se vi occorre altra acqua per proseguire la cottura, potete aggiungerla tranquillamente. L’importante è che sia bollente. Se al contrario ne avete messa troppa, a cottura quasi ultimata alzate la fiamma e fatela evaporare.
One Pot Pasta: chi sono i paladini
Senza dubbio tra i maggiori esponenti della One Pot Pasta troviamo Jamie Oliver e Martha Stewert. Quest’ultima ha addirittura dedicato un intero libro a questo tipo di cottura. Difatti, oltre alla pasta, è possibile preparare anche gustosi contorni o secondi piatti a base di carne o pesce, nonché dolci.
Insomma, non c’è limite al one pot e io trovo che sia un ottimo modo per risparmiare tempo e stoviglie da lavare!
Che schifo!
La curiosità mi spinse.
Resto nel tradizionale.
Lo spaghetto va cucinato a se in molta acqua proprio per separarlo dall’amido in modo tale che dia risalto a se stesso e al condimento.
La pasta e ceci e altra cosa
È da una vita che si cucina la pasta a mo di risotto qua in Italia
Non ci insegnano neanche questa i nostri amici americani