I calamari sono tra i molluschi più apprezzati da adulti e bambini e spesso li consumiamo fritti o gratinati al forno, sotto forma di croccanti anelli. Ma grazie al loro sapore, alla carne delicata ma gustosa, sono numerose le ricette con cui possiamo cimentarci, come i calamari ripieni! Una preparazione davvero semplice, che sfrutta come per tante altre ricette, la forma del calamaro stesso. Per questa ricetta abbiamo bisogno di calamari medio-grandi, anche perché risultano più resistenti in cottura. Per il ripieno possiamo spaziare da un classico mix di pane, prezzemolo e aglio, già rivisto in molte altre ricette, o personalizzarlo e arricchirlo a nostro piacimento. Anche per quanto riguarda la cottura possiamo scegliere se procedere in padella o al forno. E proprio in termini di cottura che si nasconde l’unica insidia di questa ricetta. Per evitare la fastidiosa consistenza gommosa, dovremo cuocere, a seconda della ricetta e delle dimensioni del calamaro, o per tempi brevi, e quindi 5 minuti, o per tempi molto lunghi, circa 40 minuti. Possiamo infine servire i nostri calamari interi o a fette, guarnendoli con una riduzione della salsina che abbiamo ottenuto dalla cottura.
Ingredienti per 2 persone
- Calamari grandi: 2 (370 g)
- Uovo: 1
- Aglio: 1 spicchio
- Pane: 100 g
- Prezzemolo: 10 g
- Cipolla bianca: 10 g
- Vino bianco: q.b
- Olio extravergine: q.b
- Sale e pepe: q.b
- Preparazione: 20 minuti
- Cottura: 40 minuti
- Totale: 60 minuti
- Calorie: 320 Kcal/porzione
Preparazione
Puliamo i calamari: separiamo la testa con i tentacoli, dal resto del corpo, tirando via anche le interiora. Laviamo sotto acqua corrente, pulendo bene anche l’interno in cui possono rimanere dei residui di interiora e uova. Togliamo l’osso all’interno, una lisca trasparente dura. Puliamo la testa rimuovendo l’occhio con un paio di forbici, e togliamo la pelle. Laviamo sotto l’acqua. Con il coltello riduciamo testa e tentacoli in piccoli pezzettini.
Possiamo scegliere se rimuovere o meno la pelle. In tal caso basta strofinare e tirare partendo dai bordi, e verrà via facilmente. Sciacquiamo sotto l’acqua.
In una padella facciamo scaldare un filo d’olio e rosoliamo i tentacoli tritati per qualche minuto. Lasciamo raffreddare.
In una ciotola uniamo il pane tagliato a cubetti, l’aglio e il prezzemolo tritati, il parmigiano, sale e pepe. Aggiungiamo l’uovo e amalgamiamo. E infine uniamo i tentacoli rosolati.
Aiutandoci con un cucchiaino riempiamo i calamari con la farcia appena preparata. Lasciamo 1 cm circa dal bordo, che andremo a chiudere con uno stuzzicadenti.
In una padella facciamo scaldare un filo d’olio, rosoliamo la cipolla e aggiungiamo i calamari, che lasciamo andare a fiamma alta per qualche minuto per sigillare. Sfumiamo col vino bianco.
Abbassiamo il fuoco, e lasciamo cuocere per 40 minuti circa. I tempi possono variare in base alle dimensioni dei calamari. Se avete scelto dei calamari medio-piccoli saranno sufficienti 5 -10 minuti.
Conservazione
I calamari ripieni si conservano per due giorni, in frigo, in contenitore chiuso.
Consigli e suggerimenti
I calamari ripieni all’andalusa prevedono un ripieno di carote, cipolle, pangrattato, uovo sodo e prezzemolo, il tutto cotto in un sughetto di pomodoro.
Possiamo anche preparare il ripieno sostituendo le uova con qualche cucchiaio di latte per amalgamare e ammorbidire il composto.
Possiamo inoltre cuocere i nostri calamari in forno, per 10-15 minuti a 180°C.
Meglio acquistare calamari interi per non sbagliarsi e poterne verificare la freschezza, invece di anelli e ciuffetti di cui non si può essere sicuri della specie di appartenenza.
Accompagnate i calamari ripieni con un’insalata leggera o un contorno di patate croccanti al forno.
Curiosità
Mentre è facile distinguere i calamari dalle seppie, più facili da riconoscere, poiché hanno un corpo più largo e tozzo, al cui interno si trova il famoso osso di seppia, una conchiglia gessosa. Il calamaro spesso può essere confuso con il totano. La differenza principale riguarda le alette laterali, più piccole e di forma triangolare per il totano, sono più estese nel calamaro. Il colore dei totani è inoltre più chiaro e tendente all’arancio. Esistono differenze anche nella resa in cucina. La carne del calamaro risulta più morbida, più pregiata e costosa rispetto ai totani, dalla consistenza più croccante