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La paella è il piatto nazionale della Spagna e può essere preparata in tantissime varianti: di carne, di pesce, mista, vegetariana. La Paella valenciana, tra le tante, è considerata quella originale, ma per ogni famiglia esiste una versione diversa della ricetta, che prevede l’aggiunta o meno di peperoni, taccole o fagiolini, pomodori tagliati a tocchetti o grattugiati, minore o maggiore quantità di carne di coniglio o di pollo. La base, però, è sempre la stessa: carne di coniglio e di pollo, verdure e brodo cotti con un riso che resta sempre un po’ al dente. Se la ricetta può essere variata, il procedimento, invece, è intoccabile: una volta mescolato il riso con il composto, questo non deve più essere toccato fino a cottura ultimata. La paella nasce come un piatto povero, un modo per usare gli avanzi con l’aggiunta di verdure e riso. Per il brodo di verdure che vi servirà durante il procedimento, provate questa ricetta! La nostra versione della ricetta, anche se si discosta leggermente dalla tradizionale valenciana, è molto golosa e ricorda i sapori e i profumi spagnoli. Provatela e fateci sapere cosa ne pensate!

Ingredienti per 6 persone

  • 400 g di riso vialone nano
  • 700 ml di brodo vegetale
  • 800 g di coniglio a pezzi
  • 2 fusi di pollo
  • 2 sottocosce di pollo
  • 100 g di pomodori
  • 100 g di fagiolini
  • 70 g di piselli
  • 1 peperone verde
  • 1 peperone rosso
  • 45 ml di olio extravergine d'oliva
  • 2 bustine di zafferano di qualità
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero q.b.
  • Preparazione: 30 minuti
  • Cottura: 50 minuti
  • Totale: 1 ora, 20 minuti
  • Calorie: 156Kcal/100g

PREPARAZIONE

1

Tagliate a tocchetti di 3 centimetri la carne di coniglio e di pollo, eliminando ossa e pelle.

2

Sciacquate e pulite i peperoni, eliminando i semi e i filamenti interni e tagliateli a pezzi grossolani. Tagliate a tocchetti i pomodori e dividete a metà i fagiolini.

3

Scaldate il brodo di verdure. Versate due mestoli di brodo in una ciotola per sciogliere le bustine di zafferano e tenete da parte.

4

In una padella ampia dai bordi alti, preferibilmente di acciaio, versate l’olio d’oliva e fatelo scaldare. Aggiungete poi la carne di pollo e coniglio.
Fate rosolare per 15 minuti a fiamma medio-alta, aggiungendo sale e pepe. Spostate la carne verso i lati della padella e aggiungete al centro tutte le verdure. Mescolate e cuocete per 10 minuti.

5

Versate il riso nella padella, formando una croce. Fatelo tostare per un minuto e poi mescolatelo insieme a tutti gli altri ingredienti.

6

Aggiungete tutto il brodo vegetale, inclusa la ciotolina contenente lo zafferano. Mescolate accuratamente e poi non toccate più il riso fino a cottura ultimata, mantenendo una fiamma medio-bassa.

7

Alla fine il liquido dovrebbe essere stato assorbito completamente. Spegnete il fuoco e lasciate riposare circa 15 minuti prima di servire.

Accessori

  1. Padella dai bordi alti
  2. Tagliere
  3. Coltello affilato

Consigli e suggerimenti

La paella valenciana può essere conservata in frigorifero per un massimo di 2 giorni, chiusa in un contenitore ermetico. Si sconsiglia di congelarla.

La varietà di riso più adatta per questo tipo di preparazioni è il Redondo, ma noi abbiamo usato il vialone nano, un tipo di riso molto più facile da trovare in Italia.

Potete sostituire ai fagiolini le taccole o i piattoni.

Il tempo di cottura varia a seconda della qualità di riso utilizzata: per il vialone nano è circa di 18 minuti.

Provate a preparare un altro piatto spagnolo per eccellenza: il gazpacho!

Storia

Il nome “paella” deriva dal recipiente in cui veniva cucinato questo piatto povero: una capiente padella con due piccole maniglie, dai bordi molto alti, in grado di sostenere il peso della pietanza che vedeva mischiati carne, riso e verdure. Il piatto nasce tra il XV e il XVI secolo, quando i contadini iniziarono ad avere la necessità di preparare un piatto unico e sostanzioso con ciò che avevano a disposizione: conigli, polli e verdure, accompagnati dal riso, il cereale più diffuso. Tradizionalmente la paella andrebbe cucinata all’aperto, ponendo la pentola su legno di arancio, utile perché riesce a mantenere un fuoco costante, necessario per la corretta riuscita della ricetta.

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