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La pignolata glassata è un dolce dalle origini messinesi che si consumava, da tradizione, durante il periodo di Carnevale. Al giorno d’oggi però è possibile trovarla in qualsiasi momento dell’anno e il motivo è semplice: la pignolata è davvero troppo buona per limitarla a pochi giorni l’anno! Piccoli gnocchetti fritti, profumati con buccia di limone, morbidi e saporiti, amalgamati con due deliziose glasse, una con zucchero a velo, albumi e succo di limone, l’altra con cioccolato fondente e burro. L’equilibrio dei sapori, tra il dolce e l’amaro, porta questa ricetta a essere una delle più apprezzate e replicate anche durante le feste di Natale. La preparazione della pignolata è simile a quella di altre ricette del Sud Italia, come gli struffoli napoletani o la cicerchiata marchigiana. Prepararla è semplice e veloce: dovrete solo essere pazienti e lasciare riposare l’impasto due ore prima di friggere gli gnocchetti di impasto ma, soprattutto, dovrete riuscire a non mangiarli tutti prima di condirli con le glasse!

Ingredienti per 4 persone

  • Farina 00: 500 g
  • Uova intere: 2
  • Tuorli: 2
  • Albumi: 40 ml
  • Zucchero semolato: 50 g
  • Burro a temperatura ambiente: 60 g
  • Grappa: 80 ml
  • Sale: 1 pizzico
  • Olio di semi di girasole: 1 l
  • Zucchero a velo: 220 g
  • Succo di limone: 150 g
  • Cioccolato fondente: 250 g
  • Preparazione: 30 minuti
  • Totale: 50 minuti
  • Calorie: 612 kcal/porzione

Preparazione

1

Setacciate la farina per evitare la formazione di eventuali grumi e versatela in una ciotola. Dividete il burro in cubetti e unitelo alla farina assieme al pizzico di sale.

2

Aggiungete lo zucchero semolato. Lavate accuratamente un limone non trattato, asciugatelo con un canovaccio pulito e grattugiate la buccia per aggiungerla al resto degli ingredienti.

3

Versate la grappa, le due uova intere e i due tuorli. Tenete da parte gli albumi che vi serviranno per un’altra fase della ricetta.

4

Iniziate ad amalgamare tutti gli ingredienti con una spatola, poi proseguite a impastare a mano in modo da ottenere un composto sabbioso.

5

Versate il tutto su una spianatoia o un piano di lavoro infarinato. Proseguite a impastare energicamente fino a ottenere un impasto compatto ed elastico, a cui dare la forma di un panetto.

6

Avvolgetelo nella pellicola per alimenti e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno 2 ore. Passato il tempo necessario tagliate dei pezzi larghi circa 1 cm. Arrotolate i pezzi con le mani per ottenere dei filoncini.

7

Con l’aiuto di un tarocco o di un coltello affettate i filoncini per ottenere degli gnocchetti di circa 1 cm.

8

Versate l’olio di semi in un tegame e accendete il fornello a fiamma media. Lasciate che l’olio raggiunga la temperatura di 170°C e tuffate pochi pezzetti di impasto alla volta.

9

Friggete per circa 3-4 minuti, fino a quando non saranno ben dorati, poi scolateli con attenzione.

10

Lasciateli riposare su un vassoio rivestito di carta assorbente per asciugare tutto l’olio in eccesso. Appena saranno asciutti e tiepidi, divideteli in due ciotole.

PREPARAZIONE DELLA GLASSA

1

Preparate la glassa al limone versando i 40 ml di albume in una ciotola. Con una frusta elettrica montateli a velocità alta.

2

Mentre gli albumi montano aggiungete a cucchiaiate lo zucchero a velo, poco per volta. Continuate a montare a velocità massima finché non il composto non sarà denso e lucido. Versate a filo il succo di limone continuando a incorporare il tutto, poi spegnete le fruste elettriche.

3

Versate nella ciotola di glassa al limone metà degli gnocchetti fritti, amalgamandoli bene. Posizionateli poi su metà piatto da portata.

4

Tagliate il cioccolato in pezzi grossolani e versatelo in una ciotola adatta alla cottura a bagnomaria. Mettete sul fuoco moderato una pentola con l’acqua e ponetevi sopra la ciotola.

5

Appena il cioccolato avrà iniziato a sciogliersi aggiungete il burro, continuando a mescolare con una spatola. Il cioccolato dovrà sciogliersi completamente.

6

Versate l’altra metà degli gnocchetti fritti nel cioccolato fuso e mescolate. Versate la vostra pignolata al cioccolato sull’altra metà del piatto da portata.

Consigli e suggerimenti

Se possedete un termometro da cucina vi sarà più semplice monitorare la temperatura dell’olio. Potete trovarlo in vendita nei supermercati e online. In alternativa potete provare a immergere uno stecchino lungo nell’olio bollente: se compaiono delle bolle, l’olio è alla giusta temperatura e potete iniziare a friggere la vostra pignolata.

Potete sostituire la grappa con la stessa dose di liquore all’arancia, succo all’arancia o semplice acqua naturale.

Potete preparare l’impasto la sera precedente, conservarlo in frigo tutta la notte e poi friggere la pignolata il giorno dopo.

Per rendere la vostra pignolata ancora più adatta all’atmosfera del Carnevale potete aggiungere delle codine di zucchero di diversi colori.

La pignolata può essere consumata anche semplicemente ricoperta di miele millefiori e codine di zucchero. In quel caso potete conservarla per 5 giorni, sotto una campana di vetro.

Conservazione

La pignolata glassata si può conservare fuori dal frigorifero, sotto una campana di vetro, per 3 giorni al massimo.

In alternativa potete preparare la pignolata senza glassa e conservarla per 4 giorni coperta, poi glassarla e servirla all’occorrenza. Sconsigliamo di congelare la pignolata.

Storia

La pignolata nasce come dolce di Carnevale realizzato con ingredienti molto poveri: farina, uova e strutto. Originaria di Messina, si diffonde poi nei paesi limitrofi della Sicilia e nella vicina Reggio Calabria. Il nome “pignolata” trae spunto dalla forma di questi dolcetti fritti, che una volta cotti e glassati (o ricoperti con il miele) ricordavano la forma delle pigne. Al giorno d’oggi la pignolata si prepara e si può trovare tutto l’anno, ma è consumata soprattutto a Carnevale come da tradizione. A Messina è diffusa di più la variante con glassa al limone e al cioccolato, mentre in Calabria si preferisce proporre la versione con il miele.

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