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La torta fritta è la versione, tipica del comune di Parma, di quelle paste fritte che si trovano spesso alle fiere di paese. Le conosciamo con diversi nomi e forme: gnocco fritto, crescentine, chizze, a seconda delle province, e delle ricette. Di fatto si tratta di quadrotti di pasta di pane lievitata, che vengono tuffati e fritti in abbondante olio caldo, e successivamente accompagnati con grande varietà di salumi e formaggi. In realtà sono ottimi e croccanti anche da soli, e divini se tuffati nella cioccolata. Si possono anche realizzare farciti, o cotti al forno. Sono quindi abbinabili a diversi piatti e possiamo assaporarli a qualsiasi ora del giorno, come merenda, come brunch, o come aperitivo. C’è sempre posto per la torta fritta, e un quadrotto tira l’altro. Il procedimento è molto semplice. Come già accennato si parte da una pasta base che somiglia a quella del pane. Quindi impasteremo farina 00 con del latte tiepido, lievito di birra, e in questa ricetta uso anche dell’aceto di vino rosso, che mi hanno spigato, dona fragranza e croccantezza. Questo elemento non è necessario, oppure potete sostituirlo con del vino bianco, così come il latte può essere sostituito con dell’acqua tiepida. Alcune versioni prevedono impiego di strutto, ma io preferisco non usarlo.

Ingredienti per 2 persone

  • Farina 00: 200 g
  • Latte tiepido: 100 ml
  • Lievito di birra in polvere: 2 g
  • Aceto di vino rosso: 1 cucchiaio
  • Olio di oliva: 1 cucchiaio
  • Sale: 1 g
  • Preparazione: 40 minuti
  • Cottura: 25 minuti
  • Totale: 65 minuti
  • Calorie: 316 kcal/100 g

Preparazione

1

Iniziamo a scaldare un cucchiaio di latte, che useremo per sciogliere il lievito. In una ciotolina mettiamo quindi il latte tiepido, il lievito, un cucchiaino di zucchero e un cucchiaino di farina.

2

In un’altra ciotola disponiamo la farina a fontana. Aggiungiamo un cucchiaio di olio di oliva, il lievito sciolto nel latte, l’aceto ed il sale.

3

Iniziamo ad impastare, aggiungendo man mano tutto il latte. Lavoriamo l’impasto fino ad avere un panetto compatto ed omogeneo.

4

Lasciamo riposare l’impasto in luogo tiepido per 2 ore, coprendo la ciotola con un canovaccio umido o della pellicola.

5

Andiamo a stendere la pasta ad uno spessore di circa 3 mm, e ricaviamo dei rombi.

6

La grandezza è a nostra scelta, se vogliamo farcirli conviene farli un po’ grandi, mentre se vogliamo mangiarli da soli come snack, possiamo anche farli più piccolini.

7

Andiamo a friggere i nostri quadrotti in abbondante olio caldo, facendoli dorare su entrambi i lati.

8

Scoliamo su carta assorbente e serviamo ancora caldi.

Curiosità:

Possiamo consumare la torta fritta tagliandola a metà e farcendola con salumi e formaggi a nostro piacere. In alcune province la preparano inserendo all’interno del quadrotto di pasta ancora da cuocere, un cubetto di formaggio, e richiudendo la pasta su se stessa come si fa con i calzoni.

2 Commenti

  • Useless ha detto:

    Al paese mio quelle sono frittele

  • Massimo Ghidini ha detto:

    La torta fritta si frigge nello strutto, è molto sottile e si accompagna ai salumi.
    Sono di Parma e la conosco bene.
    Prima di scrivere certe baggianate informatevi o venite a mangiarla.
    Lo gnocco è tipico di Reggio Emilia e Modena, molto più spesso e grosso tant’è che basta uno per saziarsi.
    La nostra torta fritta è rettangolare e leggera,se ne possono gustare diversi pezzi.
    L’articolo da voi scritto è a dir poco da dilettanti o stranieri

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